Maurilio Barozzi
Mondiale a Stoccarda 2007. Prolegomeni
domenica 30 settembre 2007
STOCCARDA – Alla vigilia del gran giorno i fan di Alessandro Bertolini sono euforici. Tutti sanno che lui è qui al Mondiale di Stoccarda principalmente per aiutare Bettini e gli altri leader della spedizione azzurra (Pozzato e Rebellin), ma non c’è uno che non culli sogni di gloria. «Se entra nella fuga giusta, eccome che può vincere, vista la gamba che ha in questo periodo», è il refrain che si sente nel gruppo. Fino a domani (oggi per chi legge) il sogno si può cullare: non costa nulla e – perdipiù – è anche verosimile.
I tifosi sono arrivati in mattinata, dopo una notte passata in viaggio sul pullman guidato dal fratello di Alessandro, Fabrizio. Partenza da Mori nella notte e destinazione Stoccarda. «Il pullman l’abbiamo riempito in un batter d’occhio – racconta Fabrizio, che oltre al pilota è anche l’organizzatore -. Anzi, molti abbiamo dovuto lasciarli a casa perché non c’era posto in albergo».
Eppure l’albergo è enorme.
Beh, la scorpacciata di ciclismo è iniziata verso le nove con la gara femminile. Servita essenzialmente per individuare all’interno della città la posizione migliore per osservare la corsa di oggi, il Mondiale elite, e impiantare il pullman con le vivande: «Ci sarà pastasciutta e vino per tutti», assicura Osvaldo. Alla faccia della patria della birra.
Se qualcuno pensa che sia cosa da poco, piazzare un pullman lungo il circuito, ha capito male. Anzi, credete, è impresa titanica. Specie in una città invasa dai fan club dei vari ciclisti. Solo per gli italiani ce ne sono una ventina. Ma la ricognizione ha dato i suoi frutti e il luogo ideale è stato individuato.
Le cose si sono messe bene anche dal punto di vista sportivo: ha vinto l’italiana Bastianelli e la sua compagna Bronzini è arrivata terza. Di buon auspicio, per i pro.
Nel pomeriggio, la gara degli under, ma l’attenzione è rivolta soprattutto ai professionisti che provano il percorso sotto un sole che scalda l’ambiente tedesco. Alessandro è andato avanti e indietro diverse volte. E’ teso al punto giusto e carico. «L’ho visto bene», dice il fratello Fabrizio. Ma molto fiducioso è Danilo Scremin, massaggiatore della Quick step arrivato a Stoccarda con gli sponsor della squadra di Alessandro, la Diquigiovanni Selle Italia: Giuseppe Faggioni e lo stesso Lino Diquigiovanni. I tre si sono aggregati ai moriani e scambiano opinioni. Danilo ha massaggiato le gambe di Alessandro per molti anni quando il moriano era alla MG e poi alla Alessio. «L’ho visto in forma strepitosa e se non dovrà lavorare troppo per la squadra sono certo che potrà fare molto bene. E per molto bene intendo vincere il mondiale. Il percorso è il suo. Penso che sia il favorito assieme a Bettini e Pozzato». Probabilmente gli spagnoli Freire e Valverde non saranno della stessa opinione, ma qui l’ottimismo è palpabile.
L’altro dato tecnico che è emerso è quello della durezza del percorso: «I dilettanti sono arrivati tutti in gruppo, ciò significa che la salita finale non è durissima. Certo, i quattro mila metri di dislivello del circuito faranno selezione, ma non dovrebbero fare troppa paura ad Alessandro», è sicuro Fabrizio.
Anche gli sponsor sono fiduciosi.
Sia per la gara mondiale: sono certi che Bertolini farà una gran corsa che per il futuro. «Abbiamo preso Simoni, Con Bertolini penso che ci sarà senz’altro un ottimo duo. Ora la rosa sta per essere completata. Certo, saranno necessari dei ritocchi all’organico, ma i nostri tecnici li stanno già mettendo a punto. Ma ora siamo qui per il mondiale. E siamo certi che Alessando farà benissimo».
Nella comitiva, formata perlopiù da moriani doc come Gigi detto Foresta, Ernesto Goi, ex calciatore e sportivo in generale, Meneghelli «il ciclista» i vertici del club come Osvaldo Vettori e molti altri, spicca – per il nome e per la maglietta del Bertolini club – Alfredo Martini. E’ un cicloamatore di Lizzana abituato a lunghe distanze. Non è l’ex ct della nazionale. Ma fa lo stesso.
Maurilio Barozzi
in l'Adige 30 settembre 2007
L’ARTICOLO
Pubblicato a pagina 48 con il titolo “In pullman per seguire Bertolini” e l’indicazione “dall’inviato Maurilio Barozzi” sul quotidiano L’Adige di domenica 30 settembre 2007.
Fa parte di una serie di servizi realizzati da Stoccarda (Germania) in occasione del Campionato mondiale di ciclismo su strada 2007 vinto dall’italiano Paolo Bettini.