Maurilio Barozzi
Volley, terza Champions vinta dalla BetClic
lunedì 28 marzo 2011
In un colpo solo la Trentino BetClic ha mandato a carte quarantotto la cabala che vuole in difficoltà la squadra che organizza le finali, le ambizioni dello Zenit Kazan e i pronostici di quelli che «stavolta è dura». Il 3-1 che Kaziyski e compagni hanno inflitto ieri ai russi consegna alla società la terza Champions di fila, iscrive di diritto il team nella storia delle squadre più forti del mondo e consegna ai quasi ottomila tifosi che riempivano il PalaOnda di Bolzano - settimi giocatori a tutti gli effetti - un trionfo che aspettavano, ma che non osavano predire. Del resto, con il miglior giocatore della manifestazione, Juantorena, il miglior attaccante, Kaziyski, e il miglior libero, Bari, come potevano non vincere?
Ed è stato un crescendo rossiniano a determinare il successo con un andamento operistico che ha visto i trentini in partenza spumeggiante, poi un adagio calmo (e con poco brio), dunque una esplosione avvenuta nel quarto set. Frazione che ha avuto due momenti topici: nella parte centrale, quando sul servizio di Juantorena e sulla autolesionista protesta di Priddy, i trentini hanno preso vantaggio. Poi nel finale, con la spinta dell'entusiasmo che ha letteralmente sospinto la BetClic al successo. Il terzo su tre edizioni disputate. Stoytchev ha confermato in partenza la formazione che ha superato 3-0 lo Jastrzebski: Raphael in regia, Stokr opposto, Kaziyski e Juantorena in banda, Birarelli e Riad al centro, Bari libero. Nessun dubbio nemmeno per Alekno che ha proposto Ball al palleggio, Mikhailov opposto, Tetyukhin e Priddy schiacciatori, Apalikov ed Abrosimov centrali, Obmochaev libero. Pronti via e la BetClic si porta sul 5-0 e poi sul 6-1: su una serie spettacolare di servizi di Juantorena, cinque punti di quei sei li firma Kaziyski. Il sesto è un errore di Apalikov. E questo margine è quello che di fatto chiude anticipatamente il set. Il Kazan smarrisce ogni certezza e per la Betclic basta procedere con il pilota automatico. Che in realtà affonda ancora sull'acceleratore quando va al servizio Birarelli. La sua battuta float zigzaga in aria come faceva Tomba sulla neve e il libero Obmochaev non si raccapezza. Tanto che il tecnico Alekno decide di toglierlo per far spazio a Babichev. Non cambia molto e i 17 punti che totalizzano i russi sembrano anche troppa grazia per quanto visto in campo. Infatti sono anche frutto di sette battute sbagliate di Trento. Registrano i meccanismi, però, gli uomini di Alekno e nel secondo set si portano in vantaggio di un paio di break con un ace di Mikhailov su Kaziyski e un muro di Ball su Juantorena. Il Kazan è efficace mentre Trento stenta in battuta e il vantaggio russo si fa più cospicuo. La BetClic però non demorde e con pazienza, recupera quattro break: uno per turno di servizio di Kaziyski, Riad, Raphael e Juantorena. E il punteggio è 17 pari. Il match sembra riaperto ma il turno al servizio di Tetukhin mette la ricezione di Kaziyski nella buca. E nella tomba il set per i trentini. Che si aiutano a scavarla con altri sei errori al servizio e un pasticcio di incomprensione sull'ultimo punto, quando in verità, le possibilità di rientro (20-24) erano quasi nulle. E' il poco allegro e senza brio dell'opera. E Trento appare in difficoltà. Non riesce più a portarsi sopra e soffre l'opposto Mikhailov. Stoytchev si gioca la carta Sala al centro della rete al posto di Riad. Sotto di due punti (11-13) sul servizio di Juantorena riesce a riportarsi in parità grazie a un muro di Birarelli e un attacco irregolare dei russi, ma vanifica l'azione regalando la freeball del sorpasso. Kaziyski viene murato e per Trento si fa complicata, tornando sotto di due punti. Però la pazienza ai trentini non difetta, Kaziyski è strepitoso in attacco e soprattutto c'è sempre il primo violino Juantorena. Con lui al servizio nel momento caldissimo del parziale i trentini vanno sopra 23-21 (con ace del cubano) e questo è il vantaggio che decide la frazione a favore della BetClic. Sul 9-11, con Sokolov in campo al posto di Stokr, Juantorena ripropone lo show al servizio e, complice anche un'inopinata ammonizione rimediata da Priddy per proteste, la BetClic si porta 14-11. E' il break decisivo. Che viene doppiato poi sul 21-19 quando Kaziyski si esibisce in una ricezione impossibile. E se anche Kaziyski riceve come Giba, allora è proprio finita: 25-20, 3-1, terza Coppa campioni. Olè.
Maurilio Barozzi
L’Adige, 28 marzo 2011
L’ARTICOLO
Pubblicato a pagina 1 con il titolo “NELLA STORIA - La vittoria della squadra più forte del mondo” sul quotidiano L’Adige del 28 marzo 2011 in occasione della vittoria della terza Champions league consecutiva da parte della Trentino BetClic volley.